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Droga e condom nei locali: parla Arcigay
di Gay.it
Venerdì 7 Dicembre 2007

Gay.it - Droga e condom nei locali: parla Arcigay

Dopo la lettera di segnalazione di un lettore, il presidente di Arcigay dice: "ogni anno daremo un milione e mezzo di preservativi". E sulla droga: "segnalatemi i locali, interverrò in modo decisivo"

Caro anonimo e cari tutti che discutete sul contenuto della lettera pubblicata, cercherò in qualche modo di rispondere ad alcune questioni poste.

In primo luogo l'anonimo non dice se il locale dov'è andato sia affiliato Arcigay , ma dando per buono che lo sia, se non lo vuole fare pubblicamente vorrei che mi inviasse una email per dirmi di quale locale si tratta. Dico questo, perché dalla sua descrizione è evidente che un conto è il consumo di droga (attività che può essere criticata da chi non è d'accordo, ma che di certo non ritengo in alcun modo debba essere punita), un altro è che l'attività sia talmente diffusa e collettiva da presupporre reati, che riguardano la stessa gestione del locale. Ribadisco che a fronte di segnalazioni circostanziate, (possibilmente non anonime) che vertano su evidenti infrazioni o addirittura reati, il sottoscritto interverrà in modo deciso, così come è accaduto in passato.

Per quanto riguarda la questione dei preservativi, tutti voi avete ragione: Arcigay deve finalmente dimostrare nei fatti che i preservativi sono disponibili in tutti i locali affiliati, gratuitamente e senza limiti. Con la decisione assunta nell'ultimo Congresso nazionale Arcigay del maggio scorso, siamo chiamati a risolvere il problema il prima possibile e, da mesi stiamo valutando soluzioni compatibili anche dal punto di vista economico. Si tratta di garantire ogni anno la fornitura di un milione e mezzo di preservativi, senza interruzione del servizio (se no giustamente saremmo aspramente criticati) e di posizionare in ogni locale i tubi di distribuzione. Questi ultimi sono già stati acquistati, ora si tratta di concludere il contratto più vantaggioso e che garantisca una ottima qualità del prodotto.

Io spero, che entro i primi sei mesi del prossimo anno, ciò che sto affermando a parole diventi realtà, perché ritengo che Arcigay debba sentire una responsabilità forte rispetto a questa carenza. La lotta contro il rinnovato aumento di infezioni, passa in primo luogo proprio nel diffondere il più possibile preservativi in tutta Italia!

Grazie per la vostra attenzione,
e scrivetemi pure a presidente@arcigay.it

Aurelio Mancuso

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